Rapporti Dormienti

Il 17 agosto 2007 è entrato in vigore il Regolamento di attuazione dell’articolo 1, comma 345, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 in materia di depositi dormienti, il quale disciplina il quadro normativo dei cosiddetti “rapporti dormienti”.

Quali sono i rapporti bancari che rientrano nel campo di applicazione di questa normativa?
La normativa si applica ai seguenti rapporti contrattuali:
depositi di somme di denaro, aperti presso l’intermediario con l’obbligo di rimborso (ad es. conti correnti, libretti di risparmio nominativi e/o al portatore, certificati di deposito);
depositi di strumenti finanziari in custodia ed amministrazione;
contratti di assicurazione del ramo vita, in tutti i casi in cui l’assicuratore si impegna al pagamento di una rendita o di un capitale al beneficiario ad una data prefissata (trascorso il termine di prescrizione di 10 anni dalla data di scadenza);
assegni circolari non riscossi entro il termine di prescrizione del relativo diritto (3 anni dalla data di emis-sione).

Quali rapporti sono considerati dormienti?
I rapporti bancari che non sono stati movimentati da più di 10 anni dal titolare del rapporto o di un terzo da questo delegato e che presentano un saldo attivo superiore a 100 € sono considerati dormienti.

Cosa deve fare la Banca?
La banca è obbligata ad avvisare i propri clienti quando un rapporto rientra nello stato di dormienza.
• per i rapporti nominativi, ciò deve essere fatto tramite l’invio di una comunicazione al titolare, mentre
• per i rapporti al portatore deve essere pubblicato l’elenco negli spazi aperti al pubblico all’interno della banca.
Tale lista è pubblicata sia su questo sito che nel chiosco presente nell’area self di ciascuna filiale.
Dal momento della comunicazione e dalla pubblicazione della lista da parte dell’intermediario, il titolare ha il tempo di 180 giorni per interrompere lo stato di dormienza.
Decorsi tali 180 gg la Banca è obbligata a estinguere il rapporto e a trasferire il netto ricavo al fondo pubblico, gestito dalla CONSAP S.p.A., società concessionaria dello Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Cosa può fare il cliente per interrompere lo stato di dormienza?
Il titolare di un rapporto, o un terzo da lui delegato, può interrompere lo stato di dormienza, e quindi evitare l’estinzione del rapporto, eseguendo un movimento sul rapporto in addebito o in accredito o comunicando per iscritto alla banca che il rapporto non è da considerarsi dormiente. Nel caso in cui il cliente sia titolare di più rapporti (conto corrente, libretto di deposito, dossier) presso la stessa banca, per interrompere la dormienza è sufficiente che ne movimenti anche uno solo.

Come può il cliente recuperare le somme devolute al fondo?
Le somme devolute al fondo possono essere recuperate presentando domanda di rimborso alla CONSAP. Per il rimborso si distinguono due differenti situazioni:
1. le posizioni sono state devolute correttamente e il cliente (o un erede) vuole tornare in possesso della somma trasferita. Il cliente deve indirizzare la domanda, corredata di idonea documentazione, diretta-mente alla CONSAP. Il modulo per la richiesta di rimborso è scaricabile all'interno del sito CONSAP. La Banca per proprio conto, deve produrre un’attestazione in cui dichiara di aver effettivamente trasferito la somma al Fondo.
2. la Banca ha commesso un errore nella segnalazione di un rapporto dormiente. In questo caso la Banca è tenuta ad anticipare l'importo al cliente e a richiedere a sua volta il rimborso alla CONSAP.

 
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